Star Wars Episodio 9 – L’ascesa di Skywalker – Recensione
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Voglio dire anche io la mia su questo film, in una recensione – non recensione e senza spoiler, perché ritengo che ormai non ci sia nulla da spoilerare…

Mi aspettavo un film inguardabile, dopo episodio 8, e invece episodio 9 è comunque un film che si lascia guardare, divertente e che regala anche qualche emozione.

Episodio 7, però, aveva tracciato, fin da subito, la direzione per una nuova trilogia di star Wars che voleva ostinatamente proseguire una saga che forse non aveva bisogno di prosecuzione; oppure che avrebbe meritato, secondo me, una prosecuzione ben più degna, con nuovi cattivi e strutture diverse dei film.

Questo vincolo a una piega pessima della saga, dopo episodio 7, era difficilmente superabile, né evitabile.

Infatti, il risultato è stato clonare pari pari i film precedenti, anche nelle situazioni e nei personaggi, di fatto andando a rovinare una saga capolavoro: i Sith erano stati sconfitti e così l’Impero, giusto? Sbagliato! Di fatto la saga di Anakin e Luke è stata niente più di un passaggio verso nuove situazioni e altri eroi, come Rey, a cui si vuole chinare il capo, senza di fatto meriti.

I colpi di scena di questa nuova trilogia, anche in questo terzo capitolo, sono banali, non ci sono intrecci davvero significativi. In generale i personaggi sono piatti e stereotipati, quasi privi di background o con etichette che li definiscano senza che lo spettatore comprenda davvero perché debba ritenerli tali, ma perché è imposto.

Il buono è buono perché così è deciso; il cattivo che si redime è tale perché così deve andare in Star Wars, dove un cattivo che si redime ci deve essere, a prescindere che a dare spessore e storia a questo personaggio ci si mettano 7 minuti invece che sei film… E senza una personalità che renda questo conflitto interiore sensato, ma quasi una schizofrenia senza senso inaccettabile.

Il prescelto è il prescelto ed è Dio, perché la tendenza dei film moderni e delle storie moderne è che se un bel giorno si scopre che devi essere il numero uno, allora lo sarai, fine della storia. Nessuno può obiettarlo e avrai tutte le doti, anche se non hai sudato mezzo minuto per averle.

E così la spettacolarizzazione forzata dei film di supereroi penetra tutto il cinema, al punto che persino guerre stellari e i Jedi non hanno più limiti: in un delirio in cui Superman o Dragon Ball appaiono principianti, qualsiasi pseudo-regola fisica – che persino la credibilità di un mondo di fantascienza deve avere – perde completamente senso e succede di tutto. Di tutto. I grandi maestri Jedi del passato, a questo punto, sono stati degli pseudoimbecilli: perché davvero se un Jedi senza quasi allenamento può fare le cose che ho visto fare a Kilo e Rey in questo film, gente come Yoda si trova ridotta a una macchietta insulsa…

Per non parlare di passati e retroscena mai esistiti per personaggi che avevano una loro caratterizzazione e che si perde per offrire sempre nuove storie a fan che, nel loro essere fanatici, non hanno minimamente il senso del gusto.

Così si chiude l’ennesimo puerile capitolo di una saga che secondo me è ben lontana da finire, perchè gli elementi ci sono tutti per proseguirla con nuove situazioni e personaggi.

Speriamo solo che il passato ora possa essere sepolto davvero e che gli autori si sentano liberi di fare del nuovo e magari qualcosa di originale davvero.

Come era questa saga agli inizi, quando Lucas, vero genio, la ha ideata.

Una saga che, per me, è, resta e sempre sarà soltanto composta da 6 film.

P.S. Sì un piccolo spoiler lo faccio

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Si noti che i due soli per la prima volta si sovrappongono, quasi alla fine del film, nel tramonto davanti alla casa di Luke. Bello. Simbolico. Significativo.