Francesca Caldiani – Twizel – Recensione
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Twizel – che si pronuncia tipo “Tuaizel”- è una località della Nuova Zelanda realmente esistente, apparentemente composta da case ordinate, natura variopinta e splendidi laghi. Ma è anche la cornice in cui si svolge l’omonimo romanzo fantastico, edito da La Corte Editore e scritto da Francesca Caldiani, giovane autrice italiana,  alla sua seconda prova dopo Jonas Grinn, altro romanzo di fantascienza dal taglio Young adult, pubblicato invece da Watson editore.

Trama (dal sito ufficiale): Twizel, Nuova Zelanda. Tutti si conoscono sin dalla nascita. Per Carly Brooks, sedici anni, il villaggio rappresenta l’inferno in cui è costretta a vivere, vittima del bullismo dei compagni. Eppure ha un segreto: la sua migliore amica è stata Lauren Brydon, ragazza molto popolare morta misteriosamente due anni prima in un incidente sul lago Pukaki. Da allora Carly progetta di risolvere il mistero, ma per farlo è costretta a coinvolgere il fratello gemello di Lauren, Bentley e Oliver Riley, da sempre suo carnefice. La ricerca della verità porta i tre ragazzi sulle sponde del lago, dove tutto è cominciato, che farà loro scoprire che dietro a quelle acque cristalline è nascosta un’altra dimensione, un’altra Twizel. Scopriranno inoltre che la loro vita non è quella che ricordano, che la loro memoria è stata in realtà inculcata da qualcun altro e che ci sono più segreti di quanti ne avrebbero mai immaginati.

Il romanzo è etichettato come fantascienza, ma di fatto è quel tipo di genere che io preferisco definire come “fantastico” in generale, perché ha elementi e componenti che fatico a circoscrivere così nettamente in un genere definito e che, anzi, rendono la trama più immaginifica di quanto l’etichetta fantascientifica porterebbe inizialmente a ipotizzare, quasi parendo riduttiva alla fantasia dell’Autrice.

Francesca Caldiani ha uno stile molto asciutto e veloce, quasi tagliente: frasi brevi, ma efficaci, che con pochissime parole – quelle giuste – sanno esattamente trasmettere il concetto che vogliono. Uno stile che ricorda quello di Autori d’oltreoceano, in questo maestri rispetto a molti europei, a dimostrare che anche in Italia, fra nuove generazioni, esistono Autrici capaci di fare altrettanto. E bene.

Accanto alla Twizel reale, si cela un’altra realtà parallela, di fatto di natura psichica: una sorta di limbo mentale, in cui solo alcune tipologie di persone riescono ad accedere, rispondendo geneticamente più o meno bene a una sostanza delle acque del lago Pukaki, la Prointermina, descritta così bene dalla Caldiani che vi troverete a cercarla su Wikipedia… In questa sorta di realtà virtuale di natura psichica, ecco prendere piede una realtà alternativa, dove la capacità di creare con la mente può rendere dei veri e propri esseri potenziati, in uno stile che ricorda gli eroi dei fumetti Marvel o il mondo di Matrix.

“E se tutto quello che ricordi non fosse reale?” è la grande domanda che sorregge la trama del romanzo, che in realtà porta a indagarsi sulla vera natura della mente e dei ricordi, delle nostre percezioni ed emozioni, in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dal virtuale, a scanso di quelle piccole “carezze” della vita, attimi o istanti veri, che soli ci sanno davvero scuotere nel profondo. Cos’è infatti la vita, se non un evento psichico all’interno della nostra percezione sensoriale e mentale, una solipsistica prigionia in un mondo di ipotesi e verifiche?

Tutto questo porta a domandarsi l’Autrice, in una trama che ricorda scene e ritmi dei serial televisivi moderni, con atmosfere e personaggi che, iniziando in una Twizel reale che ricorda una Castle Rock di Stephen King, porta allo sviluppo dei personaggi sia in un senso sentimentale (in stile Young Adult e romantico), sia in un senso più dinamico, in cui teorie “fantascientifiche” (talvolta persino complesse) si intrecciano con scene di azione e un susseguirsi di colpi di scena, affatto scontati, in un ritmo sempre più incalzante e crescente verso il finale…

Un finale “aperto” che lascia la voglia di leggere ancora di questi personaggi, di cui sicuramente troveremo presto altre avventure.

L’Autrice: Francesca Caldiani, Avvocato e scrittrice di Bergamo, appassionata di fantascienza, si è fatta conoscere al grande pubblico con Jonas Grinn, romanzo per ragazzi pubblicato da Watson Edizioni. Twizel è il primo romanzo con La Corte Editore.

FrancescaCaldiani