H.P. Lovecraft – Oniricon – Recensione
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Ho finalmente potuto sfogliare lo splendido volume “Oniricon – Sogni, incubi & fantasticherie”, contenente materiale di H.P. Lovecraft e curato dal sempre eccelso Pietro Guarriello (massimo esperto di Lovecraft in Italia) e appena pubblicato da Bietti Ed. nella collana l’Archeometro (334 pag., € 20,00): si tratta di un vero gioiello.

Il libro si compone di varie sezioni. Si apre con un saggio introduttivo di Gianfranco De Turris, altro massimo esperto in materia. Segue poi il breve componimento poetico “Al sognatore” di H.P. Lovecraft, dal manoscritto della Brown University di Providence, e presenta poi una prima parte che è costituita da un vero e proprio epistolario, con una introduzione di S.T. Joshi e un ricco apparato di note esplicative. La nota editoriale, con grande chiarezza e tecnicismo, offre precisamente i riferimenti alle fonti originale, cosa spesso assente in altri epistolari e invece di grande utilità. Le principali fonti, infatti, sono i volumi delle Selected Letters americani (o The H.P.Lovecraft Dream book, Necronomicon press 1994, a cura di Joshi, anche se parte di questo materiale è di fatto presente anche nelle Selected letters, ma non tutto!) e un paio di lettere custodite alla University of Minnesota.

Di 41 contributi epistolari complessivi, più della metà sono inediti in Italia, mentre le altre lettere sono state stampate pressoché solo in volumi oggi fuori catalogo o di difficile reperibilità: ma sulla disamina delle singole lettere tornerò dopo, in conclusione dell’articolo. Posso però chiarire immediatamente che molte di queste lettere concernono proprio dei sogni fatti da Lovecraft e dai lui raccontati ai suoi destinatari: è noto come l’attività onirica di Lovecraft fosse caratterizzata da sogni già molto strutturati e ordinati, al punto che a volte da essi egli ha tratto dei racconti già pressoché organizzati; ebbene, in molte di queste lettere trova posto una sorta di selezione di racconti inediti. Non si tratta cioè di lettere dal contenuto eccessivamente pedante o tecnico, bensì soprattutto di grande portata immaginaria e narrativa.

Segue poi una seconda sezione, introdotta da un saggio di Guarriello, contenente alcuni racconti che sono derivati proprio da sogni di Lovecraft, da lui scritti o elaborati come “collaborazioni postume” o che riguardano la materia del sogno, con un apparato critico che li pone in confronto proprio con le epistole contenute nella sezione precedente e che li riguardano.

Questa sezione, contiene (in una nuova e pregevole traduzione) i racconti: Nyarlathotep; La testimonianza di Randolph Carter; Polaris, Celephaїs, Sotto il chiarore lunare, La “cosa” sul campanile e I sogni di Yith. Mentre i primi quattro sono già presenti sia nelle antologie Newton che Mondadori e il quinto solo in Newton, gli ultimi due sono presentati qui per la prima volta in italiano.

Il volume si conclude poi con un altro saggio di Giuseppe Magnarapa e un indice dei nomi.

Oniricon, pertanto, si presenta come un volume di altissimo pregio, sia per contenuti che per cura editoriale e non può mancare nella biblioteca di un vero cultista lovecraftiano…

Concludo tornando in maniera puntuale ed esaustiva sulle epistole. Come noto, ho già ampiamente analizzato le edizioni italiane di tutta l’opera di H.P. Lovecraft in varie occasioni: ripercorrendo l’opera completa in Italia, partendo dalle edizioni più vecchie e dando risalto a quelle maggiormente commerciabili e utili, anche in un aggiornamento recente sulle nuove edizioni del 2016/17, nonché affrontando anche l’analisi dell’intero epistolario in una ancor più recente occasione.

Rispetto, appunto, a questa recente analisi delle lettere di Lovecraft, che invito a consultare in parallelo alla lettura di questo articolo, mi è quindi possibile offrire una tabella riassuntiva dei contenuti di Oniricon che pone appunto a confronto le 41 lettere di questo nuovo volume con le precedenti edizioni e con la raccolta delle Selected letters americana, di cui si ripropone la numerazione originale: ecco, quindi, che nella prima colonna trovate il numero che contraddistingue le lettere degli epistolari americani (5 voll. di Selected Letters della Arkham House), per totali 930 lettere, a cui ho aggiunto, in calce, alcune lettere da me numerate seguendo la numerazione originale, assenti nelle Selected letters, ma presenti in questo volume (tratte, come accennato supra, soprattutto dal volume The H.P.Lovecraft Dream book); nella seconda colonna trovate il destinatario, mentre nella terza la data di compilazione (in ordine cronologico). Seguono i riferimenti di presenza in edizioni italiane: la 4a e 5a colonna sono dedicate alla indicazione di quali lettere sono presenti nel volume “Lettere dall’altrove” (ed. Mondadori, a cura di Giuseppe Lippi) con la relativa pagina di riferimento; la 6a e 7a colonna, in modo similare, sono dedicate alla indicazione di quali lettere sono presenti nel volume “L’orrore della realtà” (ed. Mediterranee, a cura di Sebastiano Fusco e Gianfranco De Turris) sempre con la relativa pagina di riferimento. Nell’ultima colonna, infine, è indicata la presenza, integrale o per frammenti, in altri volumi italiani e più nello specifico “Istantanee” (ed. Mondadori), “Il libro dei gatti” (ed. Il Cerchio, a cura di Pietro Guarriello) e “Il vento delle stelle” (Ed. Agpha press, sempre a cura di S. Fusco), ma soprattutto è indicata la presenza nel presente volume Oniricon.

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Concludo augurandoVi una buona lettura!

Le lettere di H.P. Lovecraft
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Ho già affrontato l’analisi precisa delle edizioni italiane di tutta l’opera di H.P. Lovecraft in due occasioni: ripercorrendo l’opera completa in Italia, partendo dalle edizioni più vecchie e dando risalto a quelle maggiormente commerciabili e utili, e in un aggiornamento recente sulle nuove edizioni del 2016/17. Restava però da affrontare il titanico argomento delle lettere, in buona parte tuttora inedite in Italia: un durissimo lavoro, che però qualcuno doveva pur fare… E quel qualcuno sono stato io.

Di seguito trovate l’analisi dei principali testi contenenti le lettere di Lovecraft. Nella prima colonna trovate il numero che contraddistingue le lettere degli epistolari americani (5 voll. di Selected Letters della Arkham House), per totali 930 lettere, a cui ho aggiunto, in calce, alcune lettere da me numerate seguendo la numerazione originale, assenti nelle Selected letters, ma presenti in alcune edizioni italiane (evidentemente tratte da altre fonti o epistolari americani). Nella seconda colonna trovate il destinatario, mentre nella terza la data di compilazione (in ordine cronologico). Seguono i riferimenti di presenza in edizioni italiane: la 4a e 5a colonna sono dedicate alla indicazione di quali lettere sono presenti nel volume “Lettere dall’altrove” (ed. Mondadori, a cura di Giuseppe Lippi) con la relativa pagina di riferimento; la 6a e 7a colonna, in modo similare, sono dedicate alla indicazione di quali lettere sono presenti nel volume “L’orrore della realtà” (ed. Mediterranee, a cura di Sebastiano Fusco e Gianfranco De Turris) sempre con la relativa pagina di riferimento. Nell’ultima colonna, infine, è indicata la presenza, integrale o per frammenti, in altri volumi italiani e più nello specifico “Istantanee” (ed. Mondadori), “Il libro dei gatti” (ed. Il Cerchio, a cura di Pietro Guarriello) e “Il vento delle stelle” (Ed. Agpha press, sempre a cura di S. Fusco), oltre a un’unica lettera in Studi Lovecraftiani n. 12-bis.

Vi prego di considerare il materiale riservato e di citare la fonte in ogni caso. Buona lettura!

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